n. 76 del 20 febbbraio 2022


Editoriale

Non abbiamo fatto nemmeno in tempo ad uscire definitivamente dalla pandemia, che ci ha bloccati sia nei movimenti, a causa del lockdown, che nei pensieri, costringendoci a concentrarci esclusivamente sui rischi del contagio e sulla campagna vaccinale per sconfiggere il virus, che un’altra potente arma di distrazione di massa viene schierata ai confini tra Russia e Ucraina, con la prima che minaccia di invadere due regioni della seconda (che peraltro già controlla di fatto da almeno 8 anni).

Ecco dunque che i virologi, trasformatisi in star televisive onnipresenti in tutti i palinsesti, improvvisamente tornano nell’oscurità dei loro laboratori, al riparo dagli occhi indiscreti dell’opinione pubblica. Sulla rete nessuno si occupa più del Covid-19 e tutti gli improvvisati scienziati dei contagi smettono il camice bianco per indossare, con estrema disinvoltura, i panni degli analisti politici, pronti a scagliarsi l’un contro l’altro armati (di tastiera), a seconda della fazione ideologicamente più affine al loro credo.

Noi di Oblomovpress scegliamo, come sempre, di non partecipare alla mischia maleodorante, che non ci attira per niente e nessun risultato concreto produce. Ci occupiamo invece di merda, quella vera, in particolare di quella prodotta dai capi di stato durante le visite ufficiali ai loro omologhi, che viene gelosamente conservata per evitare che cada in mani nemiche. I nostri avi erano soliti dire che del maiale non si butta niente; oggigiorno, in tempi di sprechi alimentari enormi, bisogna aggiungere altre specie ai maiali.

la redazione