N° 73 ter del 26 gennaio 2019
MASSIMO UNO E TRINO di Alfredo Padalino
MASSIMO UNO E TRINO di Alfredo Padalino Il dialogo finale di “Ricomincio da tre” fornisce. Read more...EROS E POTOS andante espressivo appassionato di Massimo Carafa br>
Parigi. Rue de la Roquette. Un giorno qualsiasi. Una pioggia qualsiasi. Maxim era sceso. Read more...SECESSIONE BIPOLARE br> di Fernando Antonio Casiere
La Catalogna, attraverso un referendum grottesco, ha deciso, unilateralmente, di staccarsi dalla Spagna. I. Read more...I BEATLES, MINA’ E JIMMY: GLI OTTANTACINQUE ANNI DI UN FENOMENO br> di Alfredo Padalino
Confesso di appartenere a quella strana comunità religiosa che adora incondizionatamente i Beatles e. Read more...SITUAZIONE IMBARAZZANTE br> di Agostino Trombetta
Jack era arrivato quella domenica mattina da Hardmen City per presiedere l’assemblea del movimento.. Read more...ITALIANI, BRAVA GENTE br> di Fernando Antonio Casiere
Storie di vita. Un giorno, in Maremma, capita di conoscere un signore originario dell’Isola. Read more...L’INVENZIONE DEL CITOFONO br> di Agostino Trombetta
Antonio, un valente elettrotecnico, ricco di fantasia ed inventiva, stava oziando in casa in. Read more...NOTTATA DEMMERDA br> di Nicola Lembo
”Alla fine si é buttato dal balcone…e non fingeva: se il collega non l’avesse. Read more...IL REGALO PIÙ BELLO br> di Agostino Trombetta
Stava diventando un ometto, il piccolo Jari, cresciuto a Rovaniemi, nella gelida Lapponia, nella. Read more...LEGITTIMO OMICIDIO br> di Nicola Lembo
Una banda di scervellati usi a pascolare fra i redditizi scranni parlamentari, nella consueta. Read more...
Editoriale
MEMORIE
Nella vigilia della giornata della memoria Oblomov si ricorda di esistere e pubblica un omaggio di Alfredo Padalino a Massimo Troisi, che partendo dal suo film più famoso, sottolinea la natura una e trina del personaggio ed evidenzia i numerosi riferimenti alla società ed alla religione di cui sono intrisi i suoi sketch comici, in cui gioca a deridere entrambe col suo spirito dissacrante ed amaro.
La memoria è fondamentale, la memoria è la nostra anima: valorizzare la memoria serve a non dimenticare il passato, sia le esperienze peggiori che quelle da ricordare. Mantenere vive le prime, come si propone di fare la giornata della memoria, serve a far sì che tragedie come la dittatura nazi-fascista non debbano mai più verificarsi. Rinverdire le seconde, come cerca di fare il nostro collaboratore, impedisce che persone memorabili e fatti significativi cadano nell’oblio.