mar 18, 2014 | Post by: admin Commenti disabilitati

LE ZINGARATE di Luciano Ciavarella

Il telefono normalmente squilla di sabato alle otto di mattina o alle ventuno della sera e quando sullo schermo del cellulare compare la scritta “Michele” o “Marcantonio” il sottoscritto comincia a tremare: la proposta indecente è in arrivo e so già che ne pagherò le conseguenze.
“Testina di cazzo, sei pronto? Fra dieci minuti ti passiamo a prendere”. E’ questa di solito la frase che mi sento dire subito dopo il trillo della suoneria in chiamata.

“Oh, aspettate un attimo, a prendere per andare dove?”
Ed è li che vengo messo a parte di quello che sarà il mio destino nelle ore successive.
“Guarda che non possiamo mancare, l’evento è importantissimo e poi siamo a un tiro di schioppo”. . . beh l’evento importantissimo di solito varia dalla mostra di pittore polacco conosciuto solo dai cittadini di Cracovia, al concerto di rock progressivo giapponese, dalla personale fotografica di un ex prostituta convertitasi al lesbismo alla presentazione letteraria di un «celeberrimo» scrittore dislessico noto solo ai due soggetti di cui sopra.

Per quanto riguarda invece la comodità e la vicinanza dei luoghi da raggiungere, il tiro di schioppo in realtà si traduce in almeno seicento chilometri da percorrere in automobile.
“Ma è lontanissimo” cerco di obiettare con un filo di voce ai due consumatori compulsivi di eventi culturali.
“E che ci vuole, ci diamo il cambio alla guida” mi sento rispondere e solitamente l’alternarsi al volante funziona così: Marcantonio giace stravaccato sul sedile posteriore e si accende una sigaretta, Michele impugna valorosamente lo sterzo per i primi trenta chilometri e democraticamente, con grande serenità, il sottoscritto si sciroppa i successivi seicento.

“Ok, guido io, però facciamo due chiacchiere almeno”.
“E certo, che facciamo due chiacchiere, sennò gli amici che ci stanno a fare?”
Beh, sull’ultima sillaba della parola fare i due, all’unisono come orologi svizzeri sincronizzati fra loro, si addormentano di schianto, fossero anche le dieci del mattino e a chi vi scrive in questo momento non resta altro che trovare compagnia nella voce di Isoradio che annuncia qualche ingorgo fra Genova e Genova Voltri, un incidente tra Ronco Bilaccio e Barberino del Mugello, o al massimo nel tentativo d’ingoiare un triste e gelido panino Fattoria.

A’ suivre