giu 15, 2014 | Post by: admin Commenti disabilitati

MA CHE CRACCO HAI FATTO!? di Giuliano Iovane

 

Lo so, non dovrei violare il tempio. Non dovrei osare di mettere la mani sull’invenzione di un maestro della cucina italiana, già allievo di Gualtiero Marchesi. Lo so, lo so e lo so. Ma sono curioso e questa mia caratteristica mi porta ad avere quest’ardire.

E ho fatto per la prima volta l’uovo marinato di Carlo Cracco. Come si fa? Ecco gli ingredienti. Occorrono innanzitutto: un uovo, e mi sembra chiaro; una sedia comoda o una poltrona; sale e zucchero in quantità uguali. Dell’uovo useremo solo il tuorlo, stando ben attenti a tenerlo intero. In una ciotola metteremo uno spesso strato di sale e di zucchero mischiati in pari quantità e vi adageremo con la lentezza di un bradipo il tuorlo, sempre per evitare che faccia splash.

Copriremo il tuorlo completamente e anche di più, con l’altra quantità di sale e zucchero. Riponiamo il contenitore, scoperto, da qualche parte. Prendiamo la  sedia ovvero la poltrona e accomodiamoci per attendere il miracolo. Se ci annoiamo possiamo ascoltare della musica o leggere il giornale. Dopo quattro ore, se decideremo di rimuovere il composto di sale e zucchero, ricaveremo un tuorlo, dopo averlo delicatamente sciacquato (abbiate sempre in mente il bradipo) solido all’esterno, ma con un saporitissimo liquido all’interno.

Si può usare, ad esempio, per le insalate. Se invece avremo la pazienza di aspettare e sempre che la sedia sia comoda, potremo decidere di far trascorrere altre ore. Più ore passano più il tuorlo si solidifica.

Non posso, ora, dirvi cosa succede ora per ora o giorno per giorno. Passo direttamente al quindicesimo; ho la barba lunga e sono stanchissimo. Dopo due settimane o poco più, il tuorlo è completamente solidificato. Lo sciacqueremo sotto l’acqua corrente e lo faremo asciugare. Il bradipo non serve più perché il tuorlo sarà tanto duro che si potrà grattugiare sugli spaghetti aglio e olio e peperoncino, ad esempio, o su altro. Già, aglio, olio e peperoncino.

Che Cracco ho fatto? Una domenica decisi di: mischiare sale e zucchero, come sopra; triturare dell’aglio fino all’impossibile;  prendere un’abbondante quantità di polvere di peperoncino piccantissimo. Dopo aver amalgamato il tutto, passai alla preparazione del tuorlo marinato alla Cracco rivisitato da me.

Presi la solita sedia, alla quale aggiunsi un cuscino, e iniziai l’attesa. Dopo quindici giorni il risultato fu addirittura entusiasmante. Ecco che Cracco ho fatto!  Chiedo scusa al Maestro.