set 05, 2014 | Post by: admin Commenti disabilitati

LA MAI DESNUDA di Enzo Verrengia

 

Le donne pretendono sempre che gli uomini siano all’altezza. Loro non hanno problemi, bastano i tacchi. Perciò quando per la bonazza staccona arriva il momento di andare in spiaggia, il primo requisito sono le infradito col fondo rialzato, perché il mare è crudele, non si può ba­rare sulla battigia. Superato il primo scoglio, si presenta lo scoglio autentico, o meglio gli scogli: come camminarci con zoccoli alti 12 centimetri? La bo­nazza staccona ci pensa, si becca un’emicrania per l’utilizzo una tantum del cervello, e decide di fregarsene. Sono gli altri che devono camminare per andarle appresso. Lei basta che scende dalla macchina dell’accompagnatore parcheggiata sotto la tettoia di canne a 50 Euro l’ora e trampoleggia fino all’ombrellone, che costa quanto un appartamento in cen­tro, per il quale si è reso necessario il mutuo.

La bonazza staccona in spiaggia è uno spettacolo vietato ai minori di diciott’anni che per una svista della censura finisce davanti agli occhi di tutti. Ma più che da vedere, c’è da immagi­nare. Perché la bonazza staccona, pur indossando un due pezzi più ridotto del completo di Adamo ed Eva, lo nasconde con un pareo. Bonazza sì, staccona pure, ma cel­lulitica. Che vale la pa­lestra se poi a casa l’appetito si rifà sentire sempre e la dome­nica non si poteva mai dire no ai troccoli della mamma. Più in alto, all’altezza delle tette, la bonazza staccona risente di quella legge della fisica, e del fisico, specialmente, che enuncia: “La gravità è il nemico delle masse”. Lei comunque si consola con un trucco che si compone di ben sette strati, come quelli di Troia scoperti dall’archeologo dilettante Schliemann. Ogni ri­ferimento a Troia non è casuale, ma deliberato. Inoltre, se pro­prio uno ama l’arredo da giardino, può godersi il panorama dell’acconciatura. Continuamente in pericolo per la brezza che, notoriamente, se ne infischia della lacca e fischia siberiana dal mare.

L’accompagnatore della bonazza staccona ha comunque l’accortezza di sistemarlesi vicino sopravvento, per non beccarsi colpi di pareo e zaffate di alitosi. Perché, quasi sempre, la bionda staccona ha qualche carie assassina e d’estate i dentisti vanno in ferie con i soldi dei pazienti.

La bionda staccona non fa mai il bagno, perché soffre di me­teorismo e in acqua, se le scappa, si noterebbero le bol­licine a galla. E poi, quasi sempre, proprio la mattina che si sveglia per andare al mare, le tornano le cose sue.