gen 13, 2017 | Post by: admin Commenti disabilitati

ITALIANI, BRAVA GENTE di Fernando Antonio Casiere

 

Storie di vita.

Un giorno, in Maremma, capita di conoscere un signore originario dell’Isola del Giglio. L’aspetto è rassicurante. Barbetta brizzolata, proprietà di linguaggio, un lieve e piacevole accento toscano.

L’argomento di conversazione, naturalmente, diventa il naufragio della Costa Concordia.

I luoghi comuni, miei, si sprecano: “Disastro ecologico, Disastro turistico, vita degli abitanti rovinata per sempre. Che tristezza!”

L’interlocutore, però, mi interrompe. “Non sono d’accordo. Abbiamo perso una grande occasione”.

“Quale?” Rispondo io perplesso.

“Per tutto il periodo successivo al naufragio frotte di giornalisti, di curiosi, di periti, hanno permesso agli esercizi commerciali dell’isola lauti guadagni”. Mi fa lui.

“E quale sarebbe, scusi, l’occasione persa?” Ribadisco io, sempre più incuriosito.

“Lei sa che l’Isola del Giglio è famosa per i fondali? Che è meta di immersioni? Lo sa che il brevetto minimo che viene rilasciato ad un sub permette la discesa fino a quaranta metri?”

A questo punto sto per perdere la pazienza: “Ripeto la domanda: quale sarebbe l’occasione persa?“

“La nave è rimasta incagliata sugli scogli. Sarebbe stato sufficiente spingerla dieci metri più avanti, dove non ci sono più scogli, per permettere alla nave stessa di colare a picco. Lì il fondale è di trentotto metri. Si sarebbero risparmiati i miliardi per rimettere la nave nelle condizioni di navigare e di trasportarla altrove per la demolizione”.

Ed io, ormai in pieno stato confusionale: “Insisto: quale è l’occasione persa?”

Qui finalmente il mio interlocutore si arrende di fronte alla mia ingenuità e sbotta: “Non ha capito? La nave sul fondale sarebbe stata un’ottima casa per i pesci e i sub, abilitati con il brevetto minimo, si sarebbero potuti immergere per visitare  la nave. Il turismo sull’Isola si sarebbe decuplicato con i sub curiosi di vedere il relitto. Come il  Titanic, con la differenza che è facilmente raggiungibile. Lei sa che il Titanic è naufragato all’altezza della Nuova Scozia, in pieno Oceano Atlantico? Si sarebbero organizzate visite guidate della nave sul fondo del mare per i sub provenienti da tutto il mondo. Pensi agli alberghi ed ai ristoranti”.

L’Isola del Giglio come Cogne ed  Avetrana.

Ma più glam.

Alla faccia dell’aspetto colto e rassicurante.

Un Cetto Laqualunque in salsa toscana!