Confesso di appartenere a quella strana comunità religiosa che adora incondizionatamente i Beatles e celebra l’8 dicembre come una data mesta e funerea, in cui far rivivere il memoriale di un sacrificio umano, l’assassinio di John Lennon, consumato per la redenzione degli idolatri veneratori di suoni e immagini di
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I BEATLES, MINA’ E JIMMY: GLI OTTANTACINQUE ANNI DI UN FENOMENO br> di Alfredo Padalino

L’INVENZIONE DEL CITOFONO br> di Agostino Trombetta
Antonio, un valente elettrotecnico, ricco di fantasia ed inventiva, stava oziando in casa in quella domenica mattina, sul finire dei favolosi anni 60. Mentre nel mondo si combattevano la guerra del Vietnam e le lotte sociali sull’onda del ’68 lui, steso sul divano di casa, nel piccolo centro di
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GRAMELLINI E TEUTOBURGO br> di Francesco Berlingieri
Gli amici – su certe questioni solerti fino alla premura – mi hanno segnalato un articolo di Gramellini. Mi hanno caldamente istigato: “Leggilo! Leggi la chiosa!”. Ed io, evidentemente incline ad un perverso autolesionismo, non me lo sono fatto ripetere due volte. Gramellini, pensavo. Gramellini non mi suscita niente. Piuttosto,
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I CATTIVI MAESTRI DI UN POPOLO DA SOSTEGNO CIVILE br> di Alfredo Padalino
La grammatica italiana prescrive che articolo e aggettivo vanno concordati in genere e numero col nome cui si riferiscono. Si dice “una buona scuola” non “un buone scuola”. La sintassi politico-costituzionale dell’Occidente proibisce di accumulare troppo potere nelle mani di un solo soggetto; per questo, legislativo, esecutivo e giudiziario,
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L’IMPORTANZA METAFISICA DI UN NOME br> di Alfredo Padalino
Da William Shakespeare a Umberto Eco passando per Oscar Wilde, tre protagonisti della cultura europea legati da un filo conduttore: la riflessione sull’importanza dei nomi, dei segni linguistici che caratterizzano la specie umana. La prima declinazione latina è esemplificata dalla “rosa”, un nome che vale più di ciò che
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REDUCI SENZA FRONTIERE br> di Alfredo Padalino
Per chi l’ha provata, l’esperienza traumatica della guerra si fa, talora, indicibile, afasica, incanalandosi invece in pochi individui speciali, in forme di sublimazione artistica che fungono da terapia autogena di un popolo. L’Italia fascista, carnefice e, insieme, vittima sacrificale di un conflitto bellico planetario, si risveglia una mattina lacerata
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TRITTICO FEMMINILE br> di Achille Dal Piano
UN PROLOGO LUNGO MA NECESSARIO L’estenuante lunga marcia delle donne in cerca di eguaglianza culturale, giuridica, politica e sociale, nel rispetto della differenza di genere, non si può dire affatto compiuta. A dispetto dei proclami ufficiali, soltanto in una porzione minuscola del mondo odierno possiamo certificare di essere vicini
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APOLOGIA DELLA CHIACCHIERA br> di Alfredo Padalino
Il vangelo secondo Pasolini sentenziava che il periodo miracoloso del boom economico avesse trasformato antropologicamente l’homo italicus; raccontando, infatti, la parabola del Nuovo Modello Produttivo e del Consumismo dilagante, l’intellettuale bolognese constatava l’irreversibilità del processo di distanziamento umano tra un ventenne del 1975 e i suoi “ragazzi di vita”
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MUSICA DI RAZZA E MIGRAZIONI SONORE br> di Alfredo Padalino
CONTRO BEETHOVEN Il refrain di “Roll Over Beethoven” lanciato da Chuck Berry nel 1956 era un vagito di battaglia del Rock appena nato, che divenne ben presto un manifesto generazionale per gran parte degli artisti successivi: scaraventare fuori dalla modernità la musica classica, venerata dai genitori e dai fratelli
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IL SOGNO DEI GIGANTI PECORAI br> di Agostino Trombetta
Quella mattina si ritrovarono nella masseria di Manuel nella quale, insieme a Giacomo, lavoravano gli immigrati Shane e David. La masseria era ben tenuta e le greggi ben curate. Erano dei grandi lavoratori ed amavano quella vita all’aria aperta. Il luogo era meraviglioso e dal pergolato sotto il quale
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